Pulpite: che cos’è e come si cura

Avete mai sentito parlare della pulpite?

Si tratta di una malattia del cavo orale, causata da un processo infiammatorio della polpa dentaria, ovvero la parte più interna del dente.

Può presentarsi in forma acuta o cronica, portando nei casi più gravi alla necrosi della polpa stessa e alla perdita della vitalità del dente.

Lo staff di Dental Arca ha pensato dedicato un approfondimento alla tematica. Scopriamo insieme maggiori informazioni.

 

Le cause della pulpite

La pulpite ha solitamente origine da una carie non curata, per un processo di distruzione del dente. La conseguenza principale è una progressiva demineralizzazione dello smalto e della dentina.

Questo accade perché i batteri presenti nel cavo orale producono sostanze acide a partire dalla fermentazione dei carboidrati.

Una carie non curata è la causa principale. Tra gli altri fattori scatenanti più conosciuti sono presenti anche:

  1. Un trauma ai denti;
  2. Una scarsa igiene orale; 
  3. La paradontite; 
  4. La piorrea;
  5. Il bruxismo; 
  6. La masticazione scorretta;
  7. Le malocclusioni dentarie.

 

I sintomi

Solitamente, il sintomo principale della pulpite è il dolore, la cui intensità è accentuata da stimoli chimici (dolci e zuccheri), meccanici (masticazione) e termici (freddo o caldo).
Il dolore appare acuto e non insorge quasi mai improvvisamente, ma viene preceduto da degli episodi lievi, che vengono trattati con un preciso approccio farmacologico. Tuttavia, nei casi più gravi, il dolore percepito è assai forte e non diminuisce neanche con gli antidolorifici.

 

La cura

Prima di conoscere le possibili soluzioni per dire addio alla pulpite, è importante sapere che ne esistono due tipologie.

  1. Pulpite reversibile.  Un’infiammazione della polpa dentaria moderata che, se trattata precocemente e in modo opportuno, conserva la propria capacità di guarigione. Il dolore che caratterizza la pulpite reversibile – accentuato dal caldo o dal freddo, dalla masticazione o dai cibi zuccherini – scompare immediatamente dopo la rimozione dello stimolo.
  2. Pulpite irreversibile. In questo caso assistiamo a una pulpite reversibile non curata per tempo. La forma irreversibile si caratterizza per un’infiammazione pulpare estremamente grave, accompagnata da un processo degenerativo che evolve progressivamente in necrosi della polpa dentale. Una pulpite non adeguatamente curata può causare ascesso, parodontite, granuloma o cisti. Il mal di denti associato alla pulpite irreversibile persiste anche dopo la rimozione di stimoli meccanici (masticazione), chimici (zuccheri) o termici.

La miglior cura per la pulpite è la prevenzione. Dato che la maggior parte delle pulpiti è conseguenza di processi cariogeni, l’adozione di alcuni semplici accorgimenti alimentari, abbinata alla correzione di uno stile di vita scorretto, può prevenirne l’insorgenza.

Tra le altre soluzione riconosciamo:

  • Farmaci analgesici per alleviare il dolore;
  • Strategie mediche per rimuovere la causa della pulpite.

 

Contatta il team di Dentalarca, prenota un appuntamento per effettuare un controllo e prevenire la pulpite!