La tecnologia per protesi fisse all-on-four: i nostri consigli
Fino a pochi anni fa, specialmente quando una persona raggiungeva l’anzianità, bisognava ricorrere all’utilizzo della dentiera.
La dentiera aveva la funzione di sostituire solo alcuni (o tutti) i denti che con il tempo si erano deteriorati o addirittura caduti.
La dentiera o protesi mobile però, presenta anche degli svantaggi quali:
- difficoltà di masticazione e fonazione;
- minore percezione dei sapori;
- minore estetica;
- minor comfort di utilizzo dovuto all’ingombro.
Grazie allo sviluppo dell’implantologia, oggi è possibile sostituire l’intera arcata dentale senza ricorrere necessariamente alla protesi mobile. Le moderne tecniche di protesi su impianti infatti hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni, tanto da permettere una riabilitazione totale (di tutta la bocca) e non solo di uno o pochi denti.
Il protocollo più accreditato dalla letteratura scientifica viene chiamato all-on-four, letteralmente “tutto su quattro”: ciò significa che tutta la protesi, ovvero l’intera arcata, viene sostenuta da quattro impianti dentali. Questi impianti vengono posizionati in zone strategiche dell’arcata edentula per distribuire le forze di masticazione in maniera ottimale e ripartire lo stress occlusale tra gli impianti stessi, onde evitare una sollecitazione eccessiva di una zona rispetto ad un’altra.
Mediante questa tecnica la protesi sarà fissata direttamente agli impianti, guadagnando stabilità e comfort da parte del paziente.
Una volta consegnata al paziente, la protesi in ceramica non può essere smontata o rimossa autonomamente. Per questo è importante che vengano seguiti tutti i controlli periodici stabiliti dal proprio dentista, il quale provvederà a pulire e verificare il buono stato degli impianti.
Materiali e innovazione della tecnologia all-on-four
Per le riabilitazioni protesiche all-on-four viene utilizzata la ceramica, un materiale estremamente superiore rispetto alla resina, tradizionalmente utilizzata nella realizzazione di protesi mobili. La ceramica dona una sostanziale robustezza al manufatto protesico, oltre che un’estetica eccellente.
Con l’implementazione di scanner digitali e TAC 3D si arriva ad ottenere inoltre una pianificazione della posizione implantare in maniera piú precisa e professionale.
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